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Calcio argentino: Gimnasia, fuga per la vittoria

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(foto: la rete)

(foto: la rete)

A tre giornate dal termine l’epilogo del Torneo Final 2014 rimane ancora squisitamente incerto, con il River che lascia per strada punti importanti e il Gimnasia di La Plata che dopo il 2 a 0 rifilato all’Argentinos Juniors comincia a cullare il sogno di un titolo mai conquistato prima e atteso da oltre un secolo.

Si conferma terreno arduo per le grandi lo stadio Roberto Carminatti di Bahia Blanca: a rimetterci è questa volta il River, impantanato nel fango del piccolo ma ostico campo dell’Olimpo, le cui dimensioni appaiono sensibilmente ridotte rispetto a quelle dell’altisonante Monumental di Buenos Aires.

Consapevole dei propri limiti in trasferta – 4 pareggi, 3 sconfitte e una sola vittoria quest’anno – il Millonario parte all’arrembaggio facendo la partita e trovando il gol dopo un quarto d’ora con il colombiano Carbonero. Pareggio dell’aurinegro allo scadere del primo tempo con Luguercio, che conclude alle spalle del giovane Chichizola uno schema su palla inattiva.

Condannato a matematica retrocessione dall’1 a 1 tra Olimpo e River l’Argentinos Juniors, storico vivaio del calcio argentino e prima vetrina di futuri astri del futbol tra i quali Diego Armando Maradona, Juan Roman Riquelme, Fernando Redondo o Esteban Cambiasso: i “cipollotti”, allenati dal campione del mondo ‘86 ed ex CT del Cile Claudio Borghi, militeranno nella temibile B Nacional dopo 12 anni passati in massima serie e un Torneo di Clausura conquistato nel 2010.

Secondo a pari punti col Millonario il Godoy Cruz di Mendoza, vittorioso a sorpresa per 1 a 0 in casa dell’Estudiantes, che scivola in quarta posizione, a 4 lunghezze dagli acerrimi rivali del Gimnasia e a un punto dal Colòn di Santa Fe, silenzioso e discreto frequentatore dei piani alti della classifica, in agguato al terzo posto e ancora in attesa – inutilmente almeno per quest’anno – del reintegro dei sei punti di penalizzazione sottratti dall’AFA a inizio campionato per irregolarità finanziarie.

Rimpatriata sentimentale infine alla Bombonera di Buenos Aires, dove il Boca Juniors festeggia il 65° compleanno del mister Carlos Bianchi con la goleada per 4 a 2 all’Arsenal di Sarandì, allenato per questo fine di stagione dall’indimenticato bomber Martìn Palermo, coadiuvato da altre due bandiere xeneizes del passato, l’arcigno stopper Rolando Schiavi e Roberto Abbondanzieri detto “il papero”, portiere dell’Argentina al mondiale del 2006. I tre ex Boca, ai quali il pubblico regala applausi e ovazioni, prima di andare a rendere omaggio al padre calcistico Bianchi hanno ricevuto l’abbraccio fraterno di Juan Roman Riquelme, in un nostalgico quadro carico di storia e sbiaditi ricordi azul-oro.

Appuntamento domenica prossima per Gimnasia – Lanus, quinto a cinque punti dalla vetta e a uno dall’Estudiantes, che visita il Colòn in una sfida all’ultimo sangue per non perdere il treno della volata finale, mentre il Godoy Cruz riceverà il Velez Sarsfield di Maurito Zarate, capocannoniere del torneo con 9 centri, autore di una doppietta nonché di una splendida rete in rovesciata nel 4 a 1 inflitto all’All Boys.


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